Questo progetto artistico nasce nel mese di ottobre del
2008, quando ho tenuto il concerto di chiusura della Settimana della
Lingua Italiana nel Mondo presso l'Istituto Italiano di Cultura di
Kyoto. Il tema era L'Italia e la piazza e la direttrice mi
chiese di suonare la Canzone di Piazza italiana.
Emozionante. Il concerto, intendo. Sala piena, pubblico attento e
divertito. Ma finito il tutto, con il passare dei giorni mi rendevo
conto che la musica continuava a suonare ancora.
Ed io l'ho lasciata fare.
Il risultato e’ quello che vedete adesso. Il Teatro della Commedia
dell'Arte, con Pulcinella, che in Giappone diventa Pulichan, che per la
prima volta in 400 anni parla giapponese , ma che continua ad indossare
costumi e maschere rigorosamente fatte a mano, a Napoli.
Accanto a Pulichan "A banda e musica", giovani musiciste e danzatrici
giapponesi che hanno accettato la sfida di misurarsi con una cultura ed
una musica lontana ed antica. Che hanno condiviso la fatica delle prove,
ma soprattutto hanno accettato di mettersi in discussione
artisticamente, approcciando nuovi strumenti, nuove sonorita’, nuove
tecniche, nuove scale musicali, nuovi modi di muoversi sul palco. E per
questo meritano il mio piu’ profondo rispetto.
Perche' questa musica e' qualcosa di nuovo, mai visto, ne' suonato, ne'
sentito prima in Giappone, dove tutti conoscono l'Italia per la canzone,
la Francia per la chanson, la Spagna per il flamenco, l'Arabia per la
beli-dance. Ma dove nessuno sa che tutte queste nazioni affacciano sul
nostro grande mare, il mare Mediterraneo, che fa di noi tutti un unico
grande popolo.
Poi qualcuno questa magari la chiama "world music", magari sara' anche
cosi', ma se e' stata dichiarata dall'UNESCO “patrimonio orale e
immateriale dell'umanita'”, un motivo ci sara'. Forse perche' e' bella.
Sicuramente perche' emoziona.
Come al solito ci divertiremo. Grazie a tutti voi per essermi sempre
accanto.